In data 29/1/2020 è stata approvata in via definitiva dalla
commissione Affari sociali della Camera, in sede legislativa, la legge in
materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di
studio, di formazione e di ricerca scientifica (AC1806).
Il testo proposto in Senato per iniziativa del sottosegretario alla Salute
Pierpaolo Sileri (M5S), è stato definitivamente approvato a Montecitorio
all’unanimità.
Per il consenso a donare il proprio corpo varranno le stesse modalità delle
DAT.
Il provvedimento punta a regolamentare e rendere più facile la donazione dei
cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione per renderne
più facile la donazione.
Oggi infatti, la normativa pone troppi paletti e nei fatti le donazioni sono
poche e i nostri chirurghi vanno in Francia, Germania, Austria a seguire dei
corsi.
E’ previsto il consenso per la donazione, nonché la istituzione di un elenco di
Centri di riferimento.
La legge non è immediatamente operativa, dopo la pubblicazione in GU, poiché
servirà un regolamento Miur, Salute, Interno, previa intesa in Stato-Regioni,
per dare attuazione alla norma. Il regolamento dovrebbe essere approvato entro
3 mesi.
Importante conoscere anche cosa succederà del corpo dopo lo studio. Difatti lo
stesso corpo seguirà le seguenti regole:
L’articolo 6 dispone che i centri di riferimento siano tenuti a restituire la
salma alla famiglia in condizioni dignitose entro dodici mesi dalla consegna.
Gli oneri per il trasporto del corpo, dal momento del decesso fino alla sua
restituzione, le spese relative alla tumulazione, nonché le spese per
l’eventuale cremazione sono a carico dei centri medesimi, che provvedono
nell’ambito delle risorse destinate ai progetti di ricerca.
Chi fosse interessato a conoscere il testo approvato può farlo cliccando AC1806
Il nostro commento è positivo sopratutto sulle modalità per donazione del corpo che è equiparata alle disposizioni delle Dat.
Spadini